Scheda dell’opera
Titolo: Percorsi e momenti di storia locale e oltre – San Demetrio, àncora d’amore
Autore: Gennaro De Cicco
n. pagine: 342
ISBN: 9791254810095
Prezzo: euro 20,00
Presentazione dell’opera:
Tempora mutantur, et nos mutamur in illis. Verità ineccepibile. Con la globalizzazione e l’accelerazione senza precedente dei processi cultu- rali, il mondo è recentemente cambiato più rapidamente e radicalmente che mai. Volendo ricorrere alla terminologia fotografica, occorre un obiettivo grandangolare per generare nello scenario, oggetto di attenzione, inquadrature di una certa ampiezza, riducendo al minimo la perdita di elementi di dettaglio. È ciò che tenta di fare l’autore di questa raccolta antologica, Gennaro De Cicco, che sentiamo il dovere di ringraziare, anche per la sua incessante alacrità nel divulgare, sempre con stimolante sintesi, tutto un panorama di informazioni relative al nostro substrato culturale. Infatti, tutti i contributi enucleati in questo volume sono variegati, ma con un denominatore comune, un intento basilare: consegnare al tempo storico personaggi di rilievo e fatti svoltisi come emanazione di uno spirito, proveniente da una terra con un respiro d’insieme. La lettura risulta non solo piacevole, ma anche funzionale, se si pone attenzione all’interazione tra passato e presente, come mette ben in evidenza l’immaginaria intervista degli allievi di una scuola media, con la figura storica di Domenico Mauro.
L’approccio ai vari testi, prodotti in tempi diversi, con il loro ampio angolo di ripresa e prospettiva, porta inevitabilmente ad una riflessione sul senso di appartenenza ad una particolare congerie culturale, con relativi aspetti contraddistintivi. È in questione l’identità collettiva, con riferimento a un consenso su valori comuni. Entrambe le identità, quella individuale di una persona e quella collettiva di una comunità hanno struttura simile, basantesi su una estrema fiducia in sé stessi e nel contempo su una sorta di mistero. Scoprirlo sembra essere solo una questione di sforzo o di accesso a vettori di conoscenza.
Trovo tutto ciò anche tra le intuizioni di Gerhard Rohlfs, filologo linguista e glottologo tedesco, che amò tanto l’Italia (come il grande poeta Goethe) e in particolare la Calabria, da essere definito “il più calabrese dei figli di Germania” (Così appunto si legge su una targa commemorativa a lui dedicata nella piazza del borgo medievale di Badolato, in provincia di Catanzaro).
Tra le sue opere, degne di particolare menzione, s’annoverano capisaldi come il Dizionario Dialettale delle tre Calabria, 1932-1939 e la Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti in 3 volumi, 1966-1970, solo per citarne alcune.
Una figura di tal portata merita senza dubbio altro spazio. A costo di uscire dal seminato, non posso non ricordare la sua ultima volontà: in punto di morte pregò i suoi amici di non inviare fiori sulla sua tomba, ma aiutare alcuni bambini dell’Italia meridionale.
Dopo aver esaminato molto attentamente la grecità del meridione d’Italia (la “Magna Graecia”), il Rohlfs si sofferma anche sugli insediamenti albanesi, tracciandone il percorso storico. Così entro l’orizzonte di cultura tradizionale emergono nella sua opera le isole di memoria storica del mondo arbëresh.
Il valore centrale di ogni processo d’integrazione è il sentimento di unità. Nel raggiungere un tale obiettivo altri valori condizionanti vengono richiesti, che ne determinano il contenuto. Oltre alla solidarietà e sussidiarietà, anche la tolleranza e la giustizia, che rivestono particolare importanza per la loro motivazione, costituiscono la vera etica essenziale. È così che nasce un senso di appartenenza ad una “maglia” culturale.
In tale contesto s’inserisce l’informazione precisa e puntuale del nostro autore, che sembra proporsi di colmare un vuoto. Se questo scopo è stato raggiunto lo diranno i lettori, i quali faranno sicuramente conoscere il loro giudizio e le loro eventuali osservazioni.
Un volume così concepito offre dunque tutto uno spettro di testi che vanno dalla cronaca locale alla politica regionale e nazionale. Per quanti, ancora come me, ignorano certuni aspetti, la lettura risulta accattivante, perché in essa si riesce a sentirsi coinvolti con l’ambiente circostante. Oltracciò i messaggi lasciatici dalle esperienze descritte, opportunamente interpretati, potranno giovare alla conoscenza di una parte almeno dell’uomo di oggi.
Biografia dell’Autore:
Gennaro Mario De Cicco nasce a San Demetrio Corone il 14 Agosto 1952. Laureato in Lingue e Letterature Straniere Moderne presso l’Università della Calabria; docente in quiescenza di Lingua e Civiltà Francese all’I.T.C.G.T. / LICEO “G. B. Falcone” di Acri. Abilitato all’insegnamento anche di Lingua e Civiltà Albanese. Giornalista / Pubblicista, presentatore storico del Festival della Canzone Arbëreshe.
In più di una occasione, ha ricoperto incarichi amministrativi in seno all’Amministrazione comunale di San Demetrio Corone. Fra i suoi interessi anche il calcio. Allenatore di base, diploma B UEFA, settore tecnico di Coverciano (FI), ha allenato per diversi anni la Sandemetrese, ottenendo risultati sportivi lusinghieri nei vari campionati dilettantistici.
Ha pubblicato:
San Demetrio Corone, itinerario Storico–Artistico–Culturale (Editrice il Coscile, Castrovillari, 2002);
Album ricordo su Girolamo De Rada (Comune di San Demetrio Corone – UniCal – 2003);
Il Milosao / Antologia (Editrice il Coscile, Castrovillari, 2004);
Sintesi della storia calcistica Sandemetrese, attraverso immagini fotografiche, (Edizioni: Nuova Polisportiva Sandemetrese - Ideazione grafica Luca Alberto, 2009);
Storia del Festival della Canzone Arbëreshe (Apollo Edizioni, Bisignano, 2019);
Il Cielo … in un pallone – Sandemetrese: piccole / grandi storie (Apollo Edizioni, Bisignano, 2020);
Un curioso giocattolo (Apollo Edizioni, Bisignano, 2021), Premio della critica, concorso letterario 2022 - RinnoVamenti – Rogliano;
Inserto XXXVIII Festival – Anno 2019 (Apollo Edizioni, Bisignano, 2021).
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