Autore: Antonietta Meringola – Marianna Costa
N. pagine: 106
ISBN: 978-88-94921-41-0
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Questo libro nasce da una storia vera e dall’incontro umano e intelligente delle due autrici.
Si narra di coloro che perdono la vita sui luoghi di lavoro, le cosiddette “morti bianche”, ma per scelta si è evitata la pedissequa ripetizione di numeri e statistiche che vengono lasciati agli esperti in materia. Brevemente, nella seconda parte del volume, si sono trascritti dei dati esclusivamente per rimarcare la rilevanza del fenomeno, non certo per pubblicare l’ennesimo trattato di denuncia sociale sull’argomento. Ne è stato dissertato e scritto abbondantemente e non è questo l’imprinting che si è voluto dare all’opera.
Si parla di coloro che perdono la vita lavorando, per negligenza e superficialità dei padroni, per mancanza delle pur minime norme di sicurezza, e di come nel nostro Paese manchi una vera cultura e, conseguentemente, una buona legge in merito alla sicurezza sul lavoro.
Si narra delle famiglie, dei figli, delle mogli, dei genitori, dei fratelli e delle sorelle che si ritrovano a dover affrontare la perdita di un loro caro e di come la vita, per tutti loro, cambi con la velocità di un battito di ali di farfalla, e del modo in cui il peso di quell’assenza diventi il tarlo con cui si sarà costretti a convivere per il resto dei loro giorni.
Storie, testimonianze e parole che da piccoli granelli di sabbia diventano macigni quando sono inchiostro impresso sulle pagine di un libro.
E dopo, per tutti, nulla sarà più come prima.
Intervista all'Autrice (Antonietta Meringola) da https://www.librinews.it/autori/profumo-anice-nero... :
Come è nata l’idea di questo libro?
L’idea del libro è nata perchè avevo una storia da raccontare. Una storia simile ad altre storie che segnano ogni anno la vita di tante persone in Italia e l’ho fatto con la speranza che quello che racconto non accada più, non ci siano più persone che abbiamo a soffrire per le stesse vicende di cui io scrivo.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
Non ho avuto grandi difficoltà sia nella stesura che nella chiusura del libro perchè ho riportato i fatti nella stessa sequenza in cui sono accaduti. Non ho rimescolato nulla. Certo, ci sono stati momenti in cui mi sono dovuta fermare e riprendere il giorno dopo perchè la storia, specialmente, quando è vissuta in prima persona ed è una storia “forte” sono necessarie, sono richieste delle pause. Il libro è scritto a due mani. La prima parte è appunto la mia storia. La seconda parte è stata scritta da Marianna Costa, una brava autrice, che ho conosciuto e che ho molto apprezzato nel suo modo di scrivere e alla quale ho affidato la raccolta di altre storie simili alla mia.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Non ho autori di riferimento. Leggo da sempre e scrivo da sempre. Sono “nata” come giornalista e oggi lavoro nel campo dell’editoria.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Oggi, vivo nel mio paese in provincia di Cosenza, ma in passato ho vissuto per oltre 20 anni a Roma. Nel libro parlo di entrambe le realtà. Il paese di provincia mi ha formato, la grande città, la capitale mi è servita per poter poi ripartire da dove avevo lasciato.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Ho già in cantiere altre opere. Diciamo che le devo solo chiudere. Trattano sempre storie di vita, di famiglia, della mia infanzia e dei miei amori.
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