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Confessioni di un senza patria

Codice articolo 9788831202930
€13.00
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Scheda dell’opera

Titolo: Confessioni di un senza patria
Autore: Mario Iaquinta
Collana: L’Urlo nel Silenzio/29
n. pagine: 318
ISBN: 9788831202930
Prezzo: euro 13,00

Presentazione dell’opera:

In un’Italia in bilico tra passato contadino e futuro genericamente new global, che troppe volte dietro una maschera della nazione aperta e solidale nasconde invece un volto di intolleranza e di provincialismo, si svolge la storia di Selim, un giovane tunisino venuto in Italia con molte speranze. Sposato con Maryam si stabilisce a Secondigliano, Napoli, dove il padre lavora da anni come venditore ambulante. Dopo varie traversie che lo costringeranno a trasferirsi in Calabria, prima a Lamezia Terme, poi in un paesino della provincia di Cosenza, sembra aver trovato il luogo giusto per realizzare i suoi sogni, ma in questa Italia di promesse e di illusioni televisive la sola immagine che sembra corrispondergli è quella di estracomunitario. Tuttavia il giovane, attraverso il suo lavoro (ha un piccolo negozio di abbigliamento in un quartiere periferico della cittadina) e il desiderio mai spento di integrazione, negli anni riesce a crearsi uno spazio di interlocuzione positiva con l’ambiente di ricezione. Una storia che si intreccia a tante altre storie in cui si evidenziano con sofferta partecipazione i disagi e le miserie, la violenza e insieme i grandi gesti d’amore di un’umanità divisa tra memoria nostalgica del passato e adattamento a un presente per molti versi ostile e doloroso. Romanzo di una attualità sconvolgente, capace di dare un senso a questi tempi di disorientamento e follia con la qualità visionaria della grande letteratura. In un certo senso Iaquinta è riuscito a fare la stessa operazione dei grandi narratori del passato: raccontare l’universale della Storia attraverso il particolare dei destini individuali, riportare ciò che è frammentario e provvisorio, l’esperienza del singolo, alla compiuta totalità dell’umano.

““Mazzara del Vallo e’ una cittadina bellissima, ospita un’umanità varia: tunisini, nigeriani, marocchini, congolesi, ma soprattutto tunisini. I marocchini li riconosci subito, hanno i loro banchetti sui marciapiedi e dicono sempre cumpà, cumpà. Spilungoni alti due metri e sottili come fili di spago. Sorridono sempre, e tu non puoi non pensare che ci siano nati col sorriso. Peccato non aver potuto visitare la città vecchia. Lo facemmo anni dopo in uno dei tanti ritorni in Tunisia. Tre archi di pietra bianca di altezza diversa, uno dopo l’altro, aprono la grande porta. Una parte di essa è la Casbah, in arabo citta fortificata. Quartiere storico abitato per lo più da famiglie tunisine che vi risiedono da generazioni. Radicata e remota è la traccia dell’arabo sulla terra, spesso nascosta o negata resiste ai marosi del tempo e alla dimenticanza degli uomini.”

Biografia dell’Autore:

MARIO IAQUINTA (Bisignano 1951), pedagogista, saggista, poeta, vive a Bisignano (Cs). Ha pubblicato i seguenti libri di poesia: Graben, Bisignano, 1987; Sensi dissensi, Pelllegrini, 1990; Anticronache per il nuovo millennio, Pellegrini, 1994; Vipasyana e altre poesie, Apollo edizioni, 2014. E’ autore di un importante saggio sociologico, Mezzogiorno, emigrazione di massa e sottosviluppo, Pellegrini, 2002, e di due romanzi: Amira, e Il basco di papà, entrambi pubblicati da Apollo Edizioni.

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Confessioni di un senza patria
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